lunedì 21 ottobre 2013

Stabilità

Ha senso elogiare la stabilità come valore se però il punto di equilibrio è sbagliato? Un po' come un altro totem dei nostri tempi, la "certezza della pena" quando la pena è ingiusta? Oppure cosa facciamo se la stabilità è solo fittizia? Frutto magari di una "grande vittoria parlamentare" (chi se no? il corriere) ma appunto solo di quella, vittoria di una battaglia che non sembra aver toccato uno solo dei nodi politici dietro le tante guerre che agitano il nostro parlamento. Guerre in fondo frutto di "instabilità" (si legge anche spread) in parte "importata" dalle stabilità che si legge anche export, costo del lavoro, impreparazione altrui.
Ricordate quando ai critici dell'euro, e io non sono tra quelli, veniva risposto e  ancora si risponde: "ma che volete? Non capite che con l'euro siamo tutti più protetti, senza il  suo scudo saremmo in balia di ogni speculazione". Ora che l'euro si è trasformato da scudo a (quasi) condanna bisognerebbe avere il coraggio almeno di capire come sia potuto succedere, magari senza dire solo che abbiamo sprecato un'occasione, che è colpa nostra se non abbiamo saputo cogliere il momento dei tassi bassi, come se l'idea di economia che abbiamo dipendesse solo da quello. Come è semplice il mondo dei monetaristi. E quanto madornali sono i loro errori.

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